Aiuto all’auto-aiuto è il motto della giornata del malato del 2 marzo 2025

Nel Cantone Ticino la giornata del malato è molto sentita. Ci sono un fermento particolare e un entusiasmo che contagiano tutti. Grazie all’organizzazione in regioni dell’Associazione Giornate del Malato della Svizzera Italiana – AGMSI - (Cantoni Ticino e Grigioni italiano) per ognuna delle quali è previsto uno o più referenti, la preparazione della giornata impegna diverse entità sparse sul territorio: scuole elementari, case per anziani, centri diurni e associazioni di volontari, per non citarne che alcune. Un grande alveare si mette in moto ed è tutto un fiorire di biglietti augurali e piccoli doni pensati e realizzati con il cuore che vengono distribuiti alle persone sofferenti e sole durante momenti di incontro e di condivisione. Alcune fotografie sono visibili sui nostri link social
L’AGMSI ha scelto di celebrare ufficialmente la giornata del malato del 2 marzo 2025 in Valle Maggia per poter esplicitare al meglio il motto della giornata “Aiuto all’auto-aiuto”. Dapprima si evidenzia il concetto di malattia in evoluzione, non ci occupiamo più solo della persona “allettata”, ma di persone sofferenti in senso lato. Il cataclisma naturale che ha colpito la valle l’anno scorso, ha lasciato ferite profonde nell’anima e condiziona tuttora pesantemente e costantemente la vita di tanti. In secondo luogo, il Centro “Le Betulle”, che abbiamo scelto per la prima tappa della giornata racchiude tre realtà extraospedaliere, la casa per anziani, il foyer per invalidi e il reparto di cure a cute e transitorie che ben identificano la necessità di presa a carico multidisciplinare di bisogni in crescita in una società che invecchia e si fragilizza. Il terzo motivo è che per la prima volta la seconda tappa della giornata prevede la visita presso alcune famiglie della Bassa Vallemaggia, per testimoniare l’importanza del mantenimento a domicilio il più a lungo possibile, grazie a una rete di sostegno che in Vallemaggia è particolarmente esemplare con le sue sinergie tra i servizi di assistenza e cure a domicilio, i medici della valle, il servizio ambulanza Locarnese e Valli, oltre naturalmente ai familiari e alle persone che accompagnano nella vita quotidiana le persone non più autosufficienti.
Questa giornata ci permette quindi da un lato di dimostrare la nostra vicinanza alle persone che aiutano in tutte le varie sfaccettature e, dall’altro lato noi, i sani (nozione peraltro soggettiva) dobbiamo incitare le persone ad auto-aiutarsi, riscoprendo ed evidenziando con la necessaria delicatezza e diversità legata ad ogni situazione, le capacità individuali di affrontare le difficoltà quotidiane con la certezza di non essere mai soli.
Inoltre, segnaliamo anche la presenza di Monsignor Vescovo, quale segno tangibile della componente spirituale della vicinanza alla persona sofferente. L’empatia è un elemento fondamentale del processo di accettazione della condivisione delle proprie sofferenze con gli altri. Non è facile aiutare e nemmeno scontato è farsi aiutare, poiché presuppone apertura, ascolto, assenza di pregiudizi, capacità di mostrarsi deboli e indifesi.
Visto quanto precede, la presenza in Ticino di decine e decine di gruppi di auto-aiuto rappresenta un bellissimo segnale perché parte dal basso, da chi avverte il bisogno di confrontare le proprie esperienze, da chi cerca risposte e strade da percorrere o da abbandonare. È una ricchezza che va sostenuta e mantenuta.
Imagine: mad Auto-Aiuto Svizzera
Giornata del malato
01 marzo 2026